Esami di laboratorio

Un lavoro del gruppo di ricerca italiano-tedesco guidato da Markus Otto dell’Università di Ulm e Federico Verde dell’Università di Milano e dell’Istituto Auxologico Italiano ha confermato la validità di un esame del sangue, dunque non invasivo e ripetibile nel tempo, che può essere usato per diagnosticare la SLA. Questo test misura la quantità di neurofilamenti, le proteine che costituiscono lo “scheletro” delle cellule nervose come i motoneuroni.

Durante il decorso della malattia, infatti, i motoneuroni degenerano, liberando frammenti di neurofilamento nel flusso sanguigno che possono quindi essere misurati e costituiscono un ottimo strumento per diagnosticare malattie neurodegenerative precoce mente. Questa scoperta apre, quindi, la strada a una diagnosi più rapida e meno invasiva della malattia.

Processo diagnostico

Al momento, il processo diagnostico include la maggior parte delle seguenti procedure:

  • Esami del sangue e delle urine
  • Test elettrodiagnostici tra cui elettromiografia (EMG) e velocità di conduzione nervosa (NCV), che consentono la valutazione della funzione dei nervi e dei muscoli periferici.
  • Risonanza magnetica nucleare (NMR), in particolare per lo studio del sistema piramidale e PET (Tomografia ad Emissione di Positroni), che consente di studiare il metabolismo funzionale di diverse aree cerebrali.
  • Biopsia muscolare e / o nervosa

Per approfondire

PROGRESSIONE E DIAGNOSI

Lorem ipsum dolor sit amet Consectetur adispiscing elit.

DIAGNOSTICA STRUMENTALE

Lorem ipsum dolor sit amet Consectetur adispiscing elit.

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti